Specialista in ortopedia e chirurgia della mano - Chirurgia artroscopica e protesica anca e ginocchio - medicina sportiva

Lesioni Meniscali

 

 
Esistono discipline sportive più a rischio sia per la traumaticità legata al gesto sportivo (calcio, rugby, sci) e al sovraccarico funzionale (basket, volley, atletica).
L’aumento è legato anche alla accuratezza diagnostica della RMN con o senza mezzo di contrasto(artro-RM) e dinamica per la diagnosi di lesioni come alterazioni del POA(Posterior Open Angle). 
La frequenza riportata in letteratura è di 60-70 casi ogni 100.000 persone, maggiore nel sesso maschile e in 2 fasce d’età : dai 20 ai 30 anni (traumatiche e associate a lesioni legamentose) e dai 40 ai 60 anni (microtraumatiche o degenerative associate a deviazioni assiali del ginocchio e a patologie della cartilagine)
Negli atleti esistono fattori di rischio legati a calzature non idonee, affaticamento, esercizi in flessione del ginocchio sotto carico eccessivo(squat massimale). Parallelamente possono essere effettuate misure preventive come la cura dell’appoggio del piede con plantari di scarico e esercizi propriocettivi per il controllo degli stress rotazionali e pliometrici per allenare  la muscolatura reattiva alle distorsioni, il controllo del peso corporeo.
 
TRATTAMENTO CHIRURGICO
 
Le suture meniscali (meniscorrafie) sono effettuate solo in presenza di una lesione periferica (zona rossa) , lesione recente e in zone suturabili. Alle suture si possono associare somministrazione di stimolatori della rigenerazione(fattori di crescita) ottenuti dal sangue . L’indicazione alla sutura è più spinta nei soggetti giovani e in associazione a lesioni legamentose .
Le tecniche di sutura si distinguono in out-in, in-out e all-inside. Queste ultime sono più diffuse e più pratiche ma necessitano di dispositivi dedicati per effettuare la sutura.
I risultati della riparazione meniscale non sono brillanti (80%) , è frequente la recidiva della lesione e necessitano di una astensione dall’attività sportiva prolungata che viene raramente accettata dal paziente spt se sportivo agonista.
Si possono utilizzare per la sostituzione meniscale sia scaffold artificiali che trapianti interi da cadavere (allograft) freschi (fresh-frozen) che però devono essere adeguati come dimensione al ginocchio in cui devono essere trapiantati.
Gli scaffold artificiali vengono scarsamente integrati e spesso associati a cellule mesenchimali che ne facilitano la rivascolarizzazione.
TRATTAMENTO RIABILITATIVO
Il recupero funzionale passa attraverso 5 fasi:
1) Risoluzione del dolore
2) Recupero dell’articolarità (ROM)
3) Recupero della forza
4) Recupero della propriocezione
5) Recupero del gesto tecnico specifico dell’attività sportiva praticata
Il recupero dopo tali interventi è lungo, circa 2 mesi per le normali attività della vita quotidiana, 3 mesi per gli sport a basso impatto e 4-6 mesi per gli sport ad alto impatto, sovrapponibile quindi ad una ricostruzione legamentosa associata.